Il paese dell’ovest mi pare si chiamasse Napa, mentre la puntata portava il titolo di I Heart New York.
Carrie naturalmente non arriva in tempo per l’ultimo saluto, e quando varca la soglia del lussuoso appartamento piazzato all’angolo tra l'Ottantunesima e Park Avenue, trova solo stanze vuote e mura bianche.
Unico oggetto presente nella casa è un disco in vinile appoggiato a terra.
Un album di Henry Mancini che i due avevano ascoltato e ballato la sera precedente.
Finchè la puntina non si era incagliata tra i solchi di plastica nera.
Pur essendo consapevole del fatto che nessuno possa ipotecare il futuro, proprio o altrui che sia, sono anche certo che non mi capiterà più di lasciare una donna.
Non a questo punto della mia vita.
Che poi a pensarci bene non è mai successo che sia stato io ad andarmene.
E’ sempre accaduto il contrario, anche se si potrebbe a ragione affermare che tutte le volte la storia è finita fondamentalmente per un comune accordo.
Del resto non sono un tipo litigioso.
E nemmeno particolarmente tenace.
Ma non è di questo che volevo parlare, ché l’argomento sarebbe troppo complesso da affrontare ora.
Mi piacerebbe solo pensare che semmai mi capitasse di abbandonare una donna, il vinile che lascerei appoggiato a terra oggi, ultimo regalo e simbolico addio, sarebbe una copia di The Opera Circuit, il nuovo lp di
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Un disco che sa essere struggente ma anche allegro, fatto di canzoni capaci di rallentare ripiegandosi su se stesse. Ma anche di canzoni che aprono squarci in cielo e fanno venire voglia di ballare con una ragazza, facendola girare in tondo, accompagnandola per mano.
Mi piace Micah P., perché tra i mille cantautori che hanno appesantito il mio scaffale di dischi negli ultimi anni lui è il meno folk, e il più rock. Con quella faccia che sembra appartenere a un figlio illegittimo e un po’ tonto di Johnny Thunders, piuttosto che assomigliare al nipote di una vecchia coppia di hippies fricchettoni.
Insomma, per dirla fuor di metafora, a casa mia tra lui e Devendra non c’è mai stata storia.
Né mai ci sarà.
Micah P. Hinson suonerà al Bronson di Ravenna il 10 Ottobre.
7 commenti:
diggin a grave in the moonlight, isn't it patrick?
ovviamente ci si vedrà il 10 ottobre. il nuovo disco di hinson l'ho sentito ieri ed è davvero bello. un saluto e a presto
mr. crown: come contraddirti, tu hai sempre ragione.
dust: certo, il 10. il disco di hinson per me al momento è tra i top 10 dell'anno. poi si sa che cambio idea ogni 5 minuti...
Micah visto a primavera dell'anno scorso mi parve sperduto e talentuoso allo stesso tempo, poco pubblico ma un gran bel set! il ragazzo mi pare cresciuto sotto tutti i punti di vista anche se quella faccia se la porterà addosso per lungo tempo ancora, ma in compenso noi avremo un piccolo figlio putativo che allieterà i nostri anni a venire! Del resto anche Zimmerman al debutto non sembrava avesse esattamente le phisic du role, senza voler fare paragoni, certo!
quest'album secondo me è anche più bello del primo.. e ce ne vuole...
non riesco a fermarmi dall'ascoltare in continuazione "jackeyed"...
e guardando micah mi chiedo come possa da quel ragazzetto(ma ora avrà pure almeno 22 anni!)uscire una voce simile...sarà uno spettacolo vederlo dal vivo..finalmente!
ciao arturo! a presto*
len, abbiamo già constatato la nostra coincidenza di gusti mi pare.
quella canzone è anche la mia preferita, è talmente bella che è pure troppo.
see ya soon.
si dice 24/25 anni ora... non potrà non invecchiare cazzo. comunque martedì controllo il passaporto.
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