Perfect Prescription il giorno dopo, si scrisse all'epoca dell'uscita di Playing with Fire.
Ed in effetti nel terzo album Spacemen 3 continuano il discorso avviato, perfezionando le melodie, approfondendo la vena soul accennata poc'anzi non dimenticando comunque di sporcarsi le mani, sin sotto le unghie.
Sono così stanco di ascoltare gente che mi dice cosa dovrei fare della mia vita/sono così stanco di vedere gente incapace di muovere il culo/..ma aspettate un minuto, sento odore di bruciato!/vedo un cambiamento dietro l'angolo/e vi do un suggerimento, ci vogliono solo cinque secondi per capire che è giunto il momento di cominciare a pensare ad una piccola rivoluzione.
Revolution, il singolo di maggiore successo della band è un magnifico esempio di canzone costruita con riff di chiatarra violentissimi su cui passeggia la voce di Sonic Boom a suggerire propositi rivoluzionari, unica canzone in qualche modo politica scritta e suonata dalla band.
Per la prima volta in un album di Spacemen 3 sono assenti le cover ma resta ancora un tributo da pagare. Una canzone di Suicide (Che) è ripresa sul retro del singolo Revolution e l'unica traccia interamente strumentale dell'album viene dedicata nel titolo allo stesso duo newyorkese.
Frattanto al basso Will Carruthers ha sostituito il dimissionario Pete Bain mentre la scelta di separare espressamente i crediti nella scrittura delle canzoni tra Kember e Pierce lascia intravedere la frattura che di lì a poco si consumerà.
Frattanto al basso Will Carruthers ha sostituito il dimissionario Pete Bain mentre la scelta di separare espressamente i crediti nella scrittura delle canzoni tra Kember e Pierce lascia intravedere la frattura che di lì a poco si consumerà.
La possibilità di sbarcare negli Stati Uniti per un primo grande tour organizzato da Greg Shaw per il lancio della stampa americana curata dalla sua Bomp! Records viene prima messa in dubbio dalla difficoltà di ottenere il visto d'ingresso nel paese e successivamente polverizzata dai contrasti tra i due che a causa di personalità smaccatamente individualistiche avevano in quell'epoca ormai innestato un inarrestabile processo disgregativo.
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