Certo gli eroi sono un altra cosa.
Anzi, credo che gli eroi non siano mai esistiti, se non in qualche poco credibile leggenda.
Del resto gli Stranglers lo cantavano già tanto tempo fa: no more heroes anymore, e gli Stranglers si sa, hanno sempre ragione.
Poi è chiaro, la Juventus non sta simpatica a nessuno se non ai propri tifosi.
Però adesso non venitemi a dire, a meno che non siate di parte, che vi sta simpatica l'Inter, quella squadra di ex sfigati che non vincevano mai e facevano pure un pò tenerezza, e che oggi si vanta di aver taroccato un paio di patetici scudetti.
Oppure il Milan e il suo padrone, o per stare dalle mie parti il Bologna con i suoi presidenti di una volta, piagnoni e falliti, o quelli di oggi, arroganti e non molto competenti.
In un epoca come la nostra, con le bandiere che quando non sono state bruciate sono state arrotolate e riposte nei cassetti assieme ai simboli che una volta rappresentavano qualcosa (che so una falce e un martello, tanto per dirne uno), quello che ha fatto Gianluigi Buffon a me è piaciuto.
Un anno di serie B mentre tutti gli altri hanno tagliato l'angolo immediatamente, a parte quelli intrappolati negli stessi contratti dorati che ne avevano decretato in passato le fortune o i troppo vecchi per scappare.
E ora di nuovo lì, il portiere.
A sventolare la bandiera in cima alla collina e guidare un improbabile rapida riscossa.
Lo avrà fatto solo per i soldi e se credete rimane un miliardario viziato fidanzato con la solita modella, che ai tempi di Parma una volta vergò a pennarello sulla maglietta la frase boia chi molla.
Però quando è stato il momento lui non ha mollato per davvero.
Per quanto mi riguarda: massimo rispetto.
Voi tenetevi Ibrahimovic.
sabato 9 giugno 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
grande Art! Buffon è da elogiare tutta la vita....
Posta un commento