I Pugni in Tasca

Riorganizzare i file accumulati nel computer è anche un modo per fare ordine nella vita e un (involontario) strumento per tracciare piccoli bilanci.
L’altro giorno, sistemando i video musicali nell'apposita cartella del mio pc, è sbucato sullo schermo il clip di Fists in the Pocket dei Comet Gain.
Era da un pò che non ascoltavo una canzone dei Comet Gain.
Per inciso uno dei miei gruppi preferiti.
Ed è passato giusto un anno dall’ultima volta che li ho incontrati, il trentuno dicembre dell’anno scorso, per l'appunto.
Flash back a ripetizione, un lampo dietro l’altro.
Sono cambiate molte cose in questi dodici mesi, tanto che alla fine il giro a 360 gradi ha riportato quasi tutto alla posizione iniziale.
Come spesso succede occorre che ogni cosa cambi perché tutto rimanga com’era, si sà.
Ma la forza centrifuga generata dalla corsa convulsa sull’ottovolante targato 2006 ha strappato via parecchi pezzi.
Per quanto mi riguarda il confronto tra quel 31 dicembre e questo 31 dicembre ha dell’incredibile.
Situazioni e persone polverizzate.
Anche se forse sarebbe più appropriato scrivere semplicemente sostituite.
La cosa strana non è stato tanto il cambiamento quanto la naturalezza con cui è avvenuto.
Una progressione già allora impostata ma che nessuno avrebbe potuto prevedere così rapida e sequenziale.
In un cassetto conservo ancora la ricevuta dell’anticipo spedito a David Christian per pagargli il viaggio in Italia, in un angolo del foglio ho infilato la spilletta rossa preparata per celebrare la serata.
Edizione limitata, dai ragazzi di Losing My Badge.
Come quel 45 giri che a noi piaceva tanto.
Questa sera al Covo porterò con me un disco dei Comet Gain, e passerò una loro canzone.
Per me stesso, ma soprattutto per chi c’era quella sera.
Il trentuno dicembre del duemila e cinque.