giovedì 30 novembre 2006

Fast Forward


C’è questa scena nella resa cinematografica del romanzo di Easton Ellis “Le Regole dell’attrazione”, film moderatamente riuscito ma che dopotutto vale la pena di essere visto, in cui uno dei personaggi riassume le ultime settimane vissute e lo schermo le propone con una scansione rapidissima in un fast forward esasperato e relativo commento che, per stare al passo con le immagini si trasforma in una sorta di recita spassionata, una litania... come se si leggesse la lista della spesa più che eventi che ti hanno visto coinvolto in prima persona.
Ecco non so se dipende dalla stagione ma recentemente la voglia di soffermarmi un po’ sulle cose che mi succedono addosso o intorno mi è mancata totalmente. Ed anche quella di renderne conto qui, nella casa di Patrick e Tyler.
Provo perciò a riassumere un po’ di cose come se fossi il personaggio di quel film: …ascoltati gli Headlights - andato a vedere Pearl Jam e My Morning Jacket (perché? Boh?) - letto Please Kill Me (consolatorio leggere di qualcosa che non hai vissuto in prima persona, ultimamente mi era capitato raramente) - viste puntate di Lost 3 (non so dove cazzo stanno andando a parare e secondo me non lo sanno neanche loro, però continua a piacermi) - letta pagina iniziale di Insound (ultimamente gli unici dischi decenti li ho trovati lì) - cercato di farmi piacere Micah P Hinson (mi spiace Pat non ce l’ho fatta) tanto da farmi venire la voglia di andare finalmente al mitico Bronson - letto lost poets society blog -riascoltati gli Headlights - visto Glastonbury di J. Temple (torrenziale ed assai poco musicale, non è detto che sia un male) - visti Lemonheads (le ultime volte Evan mi aveva lasciato indifferente, stavolta finalmente mi ha fatto incazzare, che mi sia liberato di lui finalmente?) - visto Punk Attitude di Don Letts (cos’è più forte? La nostalgia per quegli anni gloriosi o lo shock nel vedere Mick Jones pelato e Siouxsie che assomiglia a Mina?) - ascoltata per la milionesima volta la storia che gli mp3 non sono come i dischi veri, che li ascolti superficialmente e li accumuli soltanto...questa storia mi ricorda un po’ quando mia madre mi voleva far mettere la canottiera prima di andare a giocare a pallone al campetto..la tipica rottura di quando sai che gli altri hanno/avevano ragione e tu torto - portati in casa i cd originali dopo 5 anni - spiegato a C. che qualche altro disco meritevole di un ascolto dopo Dry è uscito - visto (anzi scoperto, non ne sapevo niente) 24 (Kiefer Sutherland è un incredibile bamboccione ma certi giorni l’unica cosa che mi fa alzare dal letto è la prospettiva di giocare un po’ con i gormiti con Anna e spararmi qualche puntata) - ricominciato a comprare un po’ di cd dopo taaaanto tempo - ascoltati Headlights (ed anche Chin Up Chin Up e Oxford Collapse) - visto The Devil and Mister Johnston (che soggetto perfetto per Hollywood, il Forrest Gump della generazione Indie rock) - visto Clerks2 (che adorabile cazzata) - battute le edicole in cerca dei gormiti mancanti…tutto qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

non ne conoscevo l'esistenza ed ora non so più farne a meno: Gormiti For President!