giovedì 7 settembre 2006

To Make Myself Clear

Mi sento un po’ come la voce narrante de “L’odio” di Kassovitz. Sì quella dell’uomo che sta precipitando dal palazzo.. fin qui tutto bene, fin qui tutto bene..
Un passo indietro, sveglia alle 4.15, partenza alle 4.30, buio totale. Un mix preparato ieri sera nel lettore cd, Tokyo Police Club per tenermi sveglio assolvono bene il loro compito ed anche Futureheads e Css funzionano.
I dolori cominciano con la sequenza Tv On The Radio/My Morning Jacket/Sonic Youth, musica che richiede attenzione e l’attenzione non ve la posso dedicare ora ragazzi, ho 1.100 Km da aggredire, o meglio da affrontare con lo spirito di cui sopra.
Le Pipettes nelle gallerie buie ad una corsia mettono voglia di correre ma per fortuna Joan As Policewoman mi consiglia di rallentare. (A proposito, urlargli dietro “Jeff Buckley!” al termine della sua resa di Eternal Flame al Pukkelpop mi suona un po’ impietoso ora dopo aver scoperto, su Wikipedia, che proprio del rimpianto Jeff lei era la compagna).
L’alba mi viene incontro e, sarà lo scenario tirrenico che pigramente si lascia lambire dalla mia marcia ma nulla mi pare più appropriato della Young Bride dei Midlake che esce dagli altoparlanti. Disco un po’ sopravvalutato nella mia opinione ma questo pezzo in questo momento sfiora la perfezione…e ad un tratto tutto è un po’ più chiaro ed un senso di pace mi pervade.
Forse perchè questa strada è ancora lunga ma mi sta riportando tra le braccia della mia vita. O forse perchè, tutto sommato, l’ESTATE che ogni anno temo come una malevola intrusa che viene a consegnarmi un bel pacco di ansia ed inquietitudine con le sue città deserte, viaggi più o meno forzati, lunghi abbandoni… stavolta non è stata neanche male.
Può essere che bastava semplicemente tornare a guardarla attraverso gli occhi di un bambino...
Spero comunque che LEI non lo interpreti come un segno di debolezza da parte mia. Non siamo ancora amici, noi due.
LEI dalla sua parte ed io dalla mia diffidenti, come sempre, l’uno dell’altro.
Ci si vede l’anno prossimo, non un minuto prima.

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