Che ovviamente non è come essere stato testimone dell'unico concerto italiano degli Smiths.
Ma all'epoca (la data si legge sopra al biglietto) gli U2 erano comunque il mio gruppo preferito.
Il numero sul biglietto stesso testimonia la foga con cui mi precipitai ad assicurarmi l'ingresso per il primo dei due concerti consecutivi che Bono e i suoi amici avevano in programma al Teatro Tenda di Bologna, i primi concerti in assoluto degli U2 in Italia.
Il Teatro Tenda era una struttura da circo a strisce se ben ricordo rosse e blu, montata in pianta stabile in fondo al Parco Nord, più o meno dove ora sorge l'Estragon.
La capienza credo non superasse le tremila unità.
Se qualcuno è in possesso di dati più precisi è ovviamente libero, anzi pregato, di correggermi.
Nell'arco di un paio d'anni, dall'aprile dell'83 al febbraio dell'86, vidi concerti di Virgin Prunes (nella magnifica e squilibratissima formazione originale, quella che ricercava una New Form of Beauty con la formula delle tre voci di Gavin Friday, Guggi e Dave-id Busaras), Simple Minds, Stranglers, Culture Club, John Foxx, Siouxsie and the Banshees, Echo and the Bunnymen, Style Council, Flesh for Lulu, Lloyd Cole and the Commotions e appunto U2.
Nel febbraio dell'85 gli U2 avevano da poco pubblicato The Unforgettable Fire, che a dire il vero fu l'ultimo loro disco che comprai ed il primo loro disco a non piacermi.
Il concerto fu memorabile.
Una bolgia infernale di cui non ricordo più nulla.
Anche perchè dopo un paio di canzoni mi ritirai dalla calca delle prime file dove stavo seriamente rischiando la salute.
Dopo qualche giorno al Disco d'Oro comperai il bootleg del concerto in doppio vinile, l'unico bootleg presente nella mia discografia.
Odio le registrazioni dal vivo, anche quelle ufficiali.
Un concerto è un concerto, un disco è un disco.
martedì 7 aprile 2009
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1 commento:
te epnsa che io mi ero esaltato anche per il tour che tocco bolgona nell'estate del 92
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