"Nervosi come boxeur alla vigilia del match per il titolo di campione, irti di spine come il gambo di una rosa rossa, i Victorian English Gentlemens Club dopo essersi scelti la migliore ragione sociale disponibile sulla piazza, pescano tra le referenze giuste e danno alle stampe un debutto (Fantastic Plastic) che suona come una mistura di Wire, Fall e Pixes infilata in un cavo elettrico. Indecisi se picchiare duro contro tutti gli spigoli o abbandonarsi al ritornello popolare, i tre di Cardiff creano qualcosa di originale e a tratti unico.
La scossa che ne consegue è simile a quella generata da A Lesson in Crime (Paper Bag), esordio di Tokyo Police Club, quartetto di Toronto che tende i suoni come gli Strokes dei primi giorni, con stile sgangheratamente canadese. Il senso di urgenza trasmesso è di quelli che non sentivamo da un po’ di tempo.
Più lineare la proposta di Say Hi to Your Mom, sigla in arte per il newyorkese Eric Elbogen il cui quarto disco, Impeccable Blahs (Euphobia) aggiunge qualche bpm a un suono vagamente emo. Circoletto rosso attorno a un paio di tracce che potrebbero candidarli quali possibili sostituti dei Postal Service negli auricolari di qualunque nerd abituato a frequentare piste da ballo.
Chi apprezza ancora il suono delle sei corde troverà invece soddisfazioni nell’ascolto dei Birdmonster, ragazzi di San Francisco che impiegano i tre quarti d’ora del loro No Midnight (SpinArt) per convincere se stessi e chi li ascolta che il revival degli anni ’90 sta cominciando. Infine un suggerimento per gustarsi un ora e un quarto di ottima musica senza aprire il portafogli. Basta connettersi al sito della Kirsten’s Postcard, piccola e meravigliosa etichetta italiana, e scaricare A Century of Covers, tributo ai Belle and Sebastian. Le canzoni sono ovviamente magnifiche, gli interpreti pure. Tra twee a bassa fedeltà e pop emozionale sbucano i Perturbazione, che osando tradurre Get Me Away from Here I’m Dying, imbroccano una delle canzoni italiane dell’anno".
I Victorian English Gentlemens Club li vidi dal vivo qualche settimana dopo al Bronson.
Un buon concerto.
I Tokyo Police Club hanno pubblicato un primo album non all'altezza delle (mie) aspettative ma penso potrebbero combinare ancora buone cose in futuro.
Dei Birdmonster non so nulla e il disco di cui sopra era comunque tuttaltro che memorabile.
I Say hi to Your Mom hanno saggiamente abbreviato il proprio nome. Di loro è appena uscito un nuovo disco che guarda un pò è finito in questa stessa rubrica per il numero che tra qualche giorno sarà in edicola.
La Kristen's Postcard continua a sfornare gratis canzoni e il cantante dei Perturbazione sta uscendo con un disco di cover, davvero niente male, registrato con amici suoi.
lunedì 30 marzo 2009
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1 commento:
eppure io di tutte le cose che stanno uscendo, non riesco proprio a cogliere nulla di particolarmente buono.
una certa noia e omogeneità.
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