lunedì 25 maggio 2009

Waiting for the Date

Vivian Girls
Vivian Girls
(In the Red)
A volte anche nel music business a fatturato basso scattano meccanismi strani.
Le Vivian Girls ad esempio: una piccola band che improvvisamente finisce sulla bocca di quelli che contano pubblicando qualche mese addietro un vinile in 500 copie, zeppo di citazioni in disuso e niente affatto alla moda.
L’intero catalogo Slumberland e la Scozia di metà anni ’80: i Jesus and Mary Chain di Psychocandy e lo shoegaze più sgangherato certo, ma ancor di più roba che obbliga a sfogliare affannosamente Wikipedia, tipo i Meat Whiplash e le Shop Assistants o i mitologici e misconosciuti Black Tambourine.
Se lo strobo si è acceso su di loro è perché sono stati premuti anche altri interruttori: fotografie che scolpiscono volti di ragazze carine e grintose, provenienza geografica doc (Brooklyn, of course), un piglio la cui vivacità spedisce verso il voodoo crampsiano e l’estetica vintage rock and roll di Quentin Tarantino.
Comunque sia una miscela esplosiva.
Se ne sono accorti i tipi della In the Red, unici nel riuscire ad adattare la cultura garage ai canoni dell’attualità.
Sono loro ad assicurarsi il compito di pubblicare in cd i venticinque minuti scarsi di questo debutto fulminante.

(Arturo Compagnoni, Rumore # 202 - Novembre 2008, pag. 88)

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